• Seol
  • Contatti

Login Registrazione

S. CONO


La collina di S. Cono, ad est del centro abitato, presenta un gran numero di testimonianze importanti. La zona fu indagata sistematicamente per la prima volta dai fratelli Cafici che individuarono le tracce di un villaggio del periodo eneolitico con resti di ceramica acroma non decorata, macine e un'abbondante industria litica.

Villaggio

S. Cono: Resti del villaggio


Inoltre furono scoperte due tombe: una a fossa rotonda, di tipo neolitico, mentre l'altra era di tipo a forno con pozzetto verticale tipica dell'età dei metalli. Questa scoperta, insieme a quelle fatte nel 1908 in contrada Piano Notaro presso Gela portò alla definizione della cultura S. Cono - Piano Notaro, che caratterizza una "facies" del Neolitico finale.
Tomba
S. Cono: Tomba


Il colle risulta frequentato almeno fino al periodo bizantino, infatti per un "rinvenimento casuale " da parte di alcuni contadini in un terreno di loro proprietà, venne alla luce una necropoli cristiano-bizantina, prontamente esplorata dal Cannizzo. Nello stesso sito fu individuato anche un sepolcreto siculo di minore entità rispetto quello cristiano. La necropoli cristiana si trova ubicata su un pianoro non molto elevato a due chilometri circa dal paese, prospiciente la strada provinciale 38/I che da Licodia porta alla stazione di Vizzini- Licodia. È costituita da sepolcri sub-divo coperti in origine da grossi lastroni calcarei monolitici; ognuno conteneva diverse sepolture. Scarso il materiale recuperato durante lo scavo: il pezzo più rilevante fu un'ampolla vitrea. Il Cannizzo considerò la necropoli come una dipendenza suburbana della vicina borgata cristiana di Licodia. Verso est, su di una parete di calcare ricca di sedimenti fossili, si è individuata una grotta che dovette essere abitata in epoca bizantina., oggi utilizzata come deposito degli attrezzi. La tipologia delle tombe si richiama a quella dei cimiteri dell'altipiano ibleo e della zona di Caltagirone. La necropoli, nata sicuramente dopo la pace costantiniana, dovette essere in uso fin oltre il VII secolo. Pochissimo il materiale ceramico raccolto in superficie, databile in età medievale. Dai dati raccolti si potrebbe ipotizzare la presenza di un villaggio, in parte trogloditico, ubicato sul pianoro. Attualmente le tombe visibili sono poche.



Bibliografia:
I. Cafici, Stazione dell'età della pietra a S. Cono in provincia di Catania, in "Bullettino di Paletnologia Italiano" anno V, 1879; V. Cannizzo, Topografia archeologica di Licodia Eubea, in "Archivio Storico per la Sicilia Orientale" anno VI, 1909; L. Bernabò Brea, La Sicilia prima dei greci, Milano 1958; A. Bar